Ad ogni Birra il suo Bicchiere…
Un po’ di Storia
Dopo la scoperta del vetro attribuita ai fenici nel II millennio a.c. furono i romani 1500 anni più tardi a diffonderne l’uso presso i popoli del Mediterraneo.
In breve tempo questo nuovo materiale diventò di uso comune per la produzione di coppe ma bisogna aspettare il Medioevo per vedere i primi veri boccali.
Durante il Rinascimento in Boemia e a Venezia si perfezionò l’arte vetraria ma solo con la rivoluzione industriale il bicchiere di vetro, fino ad allora riservato alle classi agiate, diventò accessibile anche alle classi meno fortunate permettendo a tutti di apprezzare l’l’invitante limpidezza dorata della birra esaltata dalla trasparenza del vetro.
Considerata una bevanda meno nobile del vino fino ad allora veniva consumata in contenitori di materiali improbabili che andavano dal legno alla terracotta.
I Bicchieri da Birra
Ai nostri giorni tutti sanno che ad ogni birra corrisponde un bicchiere appropriato che sia in grado di esaltarne le caratteristiche olfattive e gustative.
Ad esempio per una Pils secca e amarognola serve un bicchiere allungato che vada ad aprirsi verso l’alto in modo da liberare i delicati profumi della bionda.
Per le birre ad alta gradazione alcolica come quelle d’abbazia serve un bicchiere a forma di calice che concentri i profumi invece che disperderli. In questo caso la schiuma aderisce meglio alle pareti e diventa più persistente.
Per le Weizen invece è stato sviluppato un bicchiere specifico che valorizza al meglio l’aroma fruttato e conserva intatta la schiuma e le sue funzioni antiossidanti.
Le Blanche e le birre speziate di stile belga vengono servite in bicchieri molto ampi che ne esaltano il tipico sentore di agrumato. Trattandosi di specialità principalmente estive il vetro è più spesso e le mantiene fresche più a lungo.
Il classico boccale è indicato per tutte le birre “da bere” come la Lager, non particolarmente alcoliche.
E La Pinta?
… e la cara e vecchia pinta? Per quella bisogna andare alla fonte!
Tutte le birre di impostazione anglosassone come le Stout danno il loro meglio se servite con la classica pinta.
Infatti la miscela di gas che viene abitualmente utilizzata per la spillatura tende ad anestetizzare l’olfatto e questo tipo di bicchiere favorisce la caduta della schiuma e la fuoriuscita dell’azoto facilitando il diffondersi dei profumi.
La straordinaria varietà delle forme e degli stili dei bicchieri da birra è dovuta quindi a precise esigenze pratiche ed ha poco a che vedere con considerazioni dettate dalla moda.
Anche se un episodio curioso della storia politica inglese ha visto un aspirante senatore basare la sua campagna elettorale su di una proposta di legge per l’aumento del volume della pinta.
Se non è populismo questo… ;)