Brewdog e la rivoluzione birraia britannica
Brewdog è il birrificio fondato a Fraserburgh nel 2007 da James Watt e Martin Dickie (assieme al loro cane Bracken). Ora la sede è a Ellon, sempre in Scozia, e Brewdog è uno dei birrifici indipendenti più innovativi al mondo: per la precisione, a detta dei fondatori post-punk, apocalyptic, motherfucker of a craft brewery. In questi dieci anni, James e Dickie hanno guidato un carroarmato lungo le vie dello shopping a Londra, proiettato le foto di loro due nudi nel parlamento inglese, prodotto birra sul fondo dell’oceano, e soprattutto hanno perseguito il loro obbiettivo di rivoluzionare il mondo della birra britannico, e ridefinire la cultura birraia, grazie a prodotti iconici come la Punk IPA.
Punk IPA: un classico moderno
I primi due lotti di Punk IPA, furono un fallimento; il primo a causa di un cellulare, un termometro ed un mazzo di chiavi cadute nel fermentatore della birra, ed il secondo per via di un tubo difettoso usato nel processo, che ha dato un gusto di plastica bruciata a tutto il lotto. Nonostante queste difficoltà iniziali, nel 2009 la Punk IPA vinse un concorso indetto da una catena di supermercati, ed il primo premio era una fornitura di birra per la catena: fu così che la Punk IPA arrivò su tutti gli scaffali di Tesco del Regno Unito. Oggi la Punk IPA è una birra da 5,5% di alcool e X IBU, dominata dai luppoli, che dona al naso piacevoli sentori agrumati e di frutta tropicale. In bocca è dissetante e beverina, con un amaro importante che sostiene la dolcezza fruttata e resinosa dei luppoli americani e neozelandesi. Tuttavia, non dimentica le difficoltà iniziali ed il proprio nome, infatti, grazie all’intensa luppolatura, trovate nel finale anche le note grezze e graffianti che ricordano un concerto punk in un angusto pub brutannico, e vi fanno desiderare un altro sorso di birra.
Le altre ale di Brewdog
Oltre alla Punk IPA, diverse altre birre Brewdog hanno il luppolo protagonista: la Dead Pony Club è una Session Pale Ale in cui ritroviamoalcuni dei luppoli usati per la IPA, lo stesso gusto fruttato ma allo stesso tempo graffiante, il tutto in una birra da 3,8% di alcool incredibilmente beverina. Anche la 5 AM Saint è una variazione sullo stesso tema: una American Amber Ale, in cui i toni caramellati dei malti scuri danno una nota di dolcezza ben bilanciata dall’amaro agrumato dei luppoli americani. Infine, la Jack Hammer: come dice il nome è un martello pneumatico di luppoli, con note intense che vanno dall’arancio al pompelmo, alla frutta tropicale con richiami di ananas e mango; il tutto in 200 unità di amaro, ma mai graffiante ed incredibilmente equilibrata nei suoi eccessi.
Le scure
Brewdog produce anche delle incredibili stout: partiamo dalla Jet Black Heart, una oatmeal stout dove le note torrefatte di cacao, liquirizia, sono ammorbidite dalla presenza dell’avena, per una birra vellutata con buon equilibrio tra tostato e freschezza. La Cocoa Psycho è invece una Imperial Stout da 10 gradi, prodotta con chicchi di caffè, fave di cacao e bacche di vaniglia, ottima birra da meditazione, con note di cacao, caffè e vaniglia molto evidenti, date appunto dagli ingredienti ‘speciali’. In aggiunta, la maturazione con scaglie di legno dona una complessità ulteriore, per un gusto esageratamente ricco di sfumature. Infine, sempre tra le Imperial Stout di Brewdog, da segnalare la Paradox Arran: birra invecchiata in botti che hanno ospitato sherry e poi whisky. Il risultato è una stout da 15 gradi piena e complessa, con notetorrefatte di caffè e cacao, accompagnate dalla vaniglia e dalle note legnose della botte, il tutto amalgamato armoniosamente.